Tutta la potenza dell’autonomia
Autonomous Ocean Core è un sistema di controllo ad architettura aperta e indipendente dall’imbarcazione, progettato per consentire operazioni autonome su un’ampia gamma di piattaforme marittime, migliorando l’efficacia della missione e il successo operativo in mare.
l sistema di controllo Autonomous Ocean Core equipaggia piattaforme navali di piccole e medie dimensioni con un’autonomia avanzata per missioni militari e civili. Gli operatori possono facilmente attivare il funzionamento senza equipaggio inserendo i parametri della nave nella funzione di controllo del movimento.
Il sistema offre un rilevamento avanzato degli ostacoli e del traffico, che non solo aumenta l’autonomia della nave, ma garantisce anche la sicurezza durante le operazioni in acque trafficate o pericolose. Inoltre, il sistema di controllo gestisce i sistemi vitali della nave, come pompe, timoni e illuminazione, e automatizza la risposta alle situazioni di emergenza. Ad esempio, se l’acqua entra nello scafo, viene rilevata automaticamente e le pompe si attivano, mentre i livelli di carburante e la sicurezza antincendio sono costantemente monitorati.
Il sistema di controllo dell’Autonomous Ocean Core utilizza tre diverse fonti per la determinazione della posizione, il che consente di operare senza GPS. Ciò consente alle imbarcazioni di operare in aree in cui i segnali GPS sono disturbati. Il sistema calcola continuamente la rotta otti-male e controlla se l’imbarcazione sta seguendo la rotta pianificata.
Inoltre, il sistema utilizza una funzione di gestione della flotta che consente di gestire e monitorare più imbarcazioni contemporaneamente. L’architettura aperta e modulare dell’Autonomous Ocean Core offre la flessibilità necessaria per integrare facilmente nuove tecnologie e sottosistemi, in modo che il sistema possa continuare a rispondere agli sviluppi tecnologici del futuro.
Autonomous Ocean Core su CB90
Il CB90 si è dimostrato affidabile negli ultimi decenni. Il battello d’attacco veloce non ha più segreti per i progettisti Saab, ma è anche una nave facile da capire, con sistemi non troppo complessi. Inoltre, la nave offre spazio sufficiente per posizionare armi, sistemi di sensori e per accogliere droni. Ciò significa che Saab vede il CB90 come una piat-taforma ideale per realizzare i suoi progetti di sistemi senza pilota. Con il nome di Enforcer 3, Saab dispone di una piattaforma di test e sviluppo per sistemi senza pilota, basata sul CB90. Saab prevede che in futuro le operazioni navali e anfibie saranno condotte da navi con e senza equipaggio. L’Enforcer 3 può essere impiegato sia con equipaggio che senza.
Sfruttare i vantaggi dei sistemi senza pilota
Un numero sempre maggiore di operazioni può essere svolto sia con che senza equipaggio. Soprattutto i compiti di routine o le missioni potenzialmente pericolose, come le operazioni in condizioni meteorologiche avverse o in una zona di conflitto, sono ideali per le imbarcazioni senza equipaggio. Possono quindi ridurre al minimo i rischi per l’equipaggio. L’Enforcer consente un’integrazione flessibile di unità con equipaggio e autonome che operano congiuntamente in sciami coordinati. Queste unità interconnesse forniscono una panoramica tattica più completa, riducendo al contempo i requisiti di manodopera. Durante i test, Saab ha dotato le navi senza equipaggio di disturbatori per attirare l’attenzione, consentendo alle unità con equipaggio di non essere individuate. Questo approccio adattabile offre una soluzione sicura, efficace e scalabile per un’ampia gamma di sfide operative marittime.
Modulare con architettura aperta
Uno dei maggiori vantaggi dell’Enforcer è la sua versatilità, che deriva dall’architettura aperta dell’Autonomous Ocean Core. Questo sistema è stato progettato all’insegna della flessibilità, consentendo non solo a Saab stessa ma anche a produttori terzi di sviluppare e integrare facilmente nuovi sistemi. Questo approccio promuove l’adattabilità della nave, consentendole di rispondere rapidamente agli sviluppi tecnologici.
Saab offre anche un’ampia gamma di sistemi per espan-dere ulteriormente le capacità dell’Enforcer. Ad esempio, il radar Saab Sea Giraffe 1X è stato aggiunto a uno dei modelli Enforcer 2 e una telecamera elettro-ottica a infrarossi è stata installata sull’albero. Il design plug-and-play ha garantito un processo di integrazione senza problemi. Oltre a queste caratteristiche, sono disponibili anche altre opzioni, come il Sirius Compact, un sensore passivo per il rilevamento dei radar, e il Trackfire Remote Weapon System.
Monitoraggio senza equipaggio delle aree marittime
Le missioni per le quali l’Enforcer è stato sviluppato sono diverse e coprono un’ampia gamma di compiti operativi. Una delle applicazioni più promettenti è la realizzazione di missioni di intelligence e di ricognizione a lungo termine oltre l’orizzonte. L’Enforcer può essere utilizzato per rilevare le cosiddette navi oscure, ovvero le navi che hanno disattivato i loro segnali AIS. Inoltre, la nave senza equipaggio è ideale per il monitoraggio di infrastrutture critiche, come i parchi eolici, dove è necessaria una sorveglianza continua.
Grazie alle sue capacità autonome, l’Enforcer può navigare autonomamente in questi luoghi, mappare accuratamente la situazione e passare immediatamente alla missione successiva, senza l’intervento umano. Ciò rende l’imbarcazione particolarmente adatta a operazioni di lunga durata a grandi distanze. L’Enforcer 3, come il CB90, è in grado di raggiungere velocità elevate, consentendo tempi di risposta rapidi in caso di necessità.
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